Se è vero che le fiere, da sempre, sono per gli imprenditori un’ottima opportunità per incrementare la visibilità della azienda e presentare ai potenziali clienti o fornitori nuovi prodotti, è altrettanto vero che bisogna adottare ogni più ampia ed opportuna cautela per evitare che un potenziale vantaggio non diventi un rischio a volte inestimabile!
La presentazione di prodotti durante una manifestazione fieristica può essere infatti molto rischiosa sotto il profilo della lesione dei diritti di proprietà industriale ed intellettuale essendo l’azienda, da un lato, esposta a potenziali contraffattori italiani o internazionali e, dall’ altro, potendo essere noi stessi artefici anche inconsapevoli di atti contraffattivi in danno di terzi.
Per questo motivo è importante, prima di ogni manifestazione fieristica, verificare se si è adeguatamente protetti rispetto ai prodotti ed ai brand che si intendono mostrare e valutare, nel caso, nuove e più stringenti forme di tutela attraverso il deposito di marchi e brevetti tenendo conto dei paesi di origine dei potenziali visitatori.
Parimenti il parere preventivo di un esperto appare essenziale al fine di escludere ogni rischio di interferenza laddove vi sia il dubbio che i propri diritti di Proprietà industriale possano trovarsi in contraffazione con quelli di un concorrente, evitando così eventuali azioni in proprio danno.
Tra gli strumenti cautelari (d’urgenza) che il nostro ordinamento mette a disposizione in caso di contraffazione in fiera vi è la cosiddetta “descrizione” con cui viene disposto l’accertamento ufficiale delle caratteristiche dei prodotti in potenziale contraffazione mentre, è vietato, lo strumento invasivo del sequestro di beni presenti in esposizioni ufficiali o ufficialmente riconosciute o in transito da o per le medesime (ipotesi contemplate all’art. 129 del codice di proprietà industriale).
E’ quindi importantissimo per l’imprenditore avveduto conoscere tali strumenti per difendersi o attaccare i potenziali contraffattori.